My personal thinking about writing
La scrittura è il mio mondo, il mio modo di essere e rappresentare ciò che non oso dire, fare e baciare.
E’ tutto questo, e oltre. Non potrei vivere, se vivo è solo per scrivere. Born to write. Scrivere, appuntare tutto: dalle ricette culinarie a pensieri, da piccole narrazioni a fiumi di inchiostro romanzato, quaderni, blocchetti, tovaglioli, la pelle delle mani. Segnare, fotografare, fermare la mole del pensiero che si rinnova all’atto di pigiare dei tasti e comporre, graffiare con la punta di una penna un pezzo di carta, di cellulosa. Quando scrivo vado in trance, nei mondi dell’impossibile, in zone non autorizzate in cui l’inconscio trova un terreno. A volte incontro ambigui, indefinibili personaggi, altre volte zolle di terra aride. Le tocco, come posso toccare la luce del Sole che penetra dall’alto riscaldando pomeriggi e stagioni di solitudine. Il writing è un’arte antica, la prima, e la più potente. Puoi viaggiare mentalmente e far viaggiare, raggiungendo mete lontanissime, campioni di indicibile. Il non detto, il non rappresentato, il non pensato che prende forma, si compone lettera dopo lettera, e neanche te ne accorgi, lasci andare, teneramente, in un ritrovato intimo rapporto con se stessi, come quando si vedevano le cose da bambini, con nomi propri frutto di personale fantasia. Ecco, nei miei scritti recupero questo elemento, questa zona, parte, consistenza. Vorrei scaldare i cuori umani, immaginarli sedersi incuriositi e aprire gli occhi su qualcosa di mio. Quando scrivo non penso mai a pubblicare, è un atto personale, una porta diversa, differente, verso un dedalo che fai fatica a dichiarare, a riconoscere. Ho avuto diverse fasi nella vita mia e in quella di compositore letterario, come amo definirmi. Ho cercato linguaggi indossabili, avvolgenti, sintetici, multiformi. Nonostante l’età matura, mi considero sempre agli esordi, affrontando la materia in questione con rinnovata sfida e ritrovata fiducia. Credo potentemente nello scambio di pensiero e nell’arricchimento mentale, culturale, proprio oggi, impellentemente. Mi piace costruire nuove forme di pensiero su carta, neologismi, scambi, dribblare definizioni, cambiare, cambiare direzione, sempre. Di questo lo ringrazio, dico grazie a questa persona che sono, accettandola e accudendola. Grazie, Nico.